giovedì 26 maggio 2011

Anime erranti...

 " Siamo sonnambuli in un incubo.Marionette con le facce dipinte.                                                                     Un mondo di fuggitivi.Fuggire...                                                                                                            Fuggire da ogni posto, come anime erranti.                                                                                              Figure danzanti, in un mondo parallelo.                                                                                             Chiusi fuori... O peggio  chiusi dentro.... " Silvia... "                                                              

mercoledì 25 maggio 2011

missing...

Non ci sono.....                                                                                                                             Non ci sono....  Vi rispondo di " si " con la testa,ma non ci sono e voi ciechi non vedete, stupidi non capite... Il cartello dice chiuso per lutto, ma voi non vedete.Continuate pure a parlare gente ed io vi ascolto ma non importa....Ho semplicemente staccato la spina, spento la luce. Non voglio ferirvi pero' e quindi faro' segno di" si " con la testa  mentre parlate e parlate...E non vi accorgete che sono dispersa, persa per sempre nella mia citta', citta' che non respira, citta' senza parole.....   "Harwen"                                         

domenica 22 maggio 2011

Chi ha ucciso madame Clodette?...

Pensieri reconditi...                                                                                                                          2Capitolo.                                                                                                                                         Quella notte  stava passando tra mille pensieri,il posacenere  quasi colmo emanava un forte odore di nicotina, e nonostante il commissario fumasse molto, quell'odore non riusciva proprio a sopportarlo, si alzo' svuoto' il posacenere e prese una birra ghiacciata dal frigo, erano le 02.20 e per strada non c'era anima viva, era bella la citta' illuminata e silenziosa.Poi gli torno' in mente Lucia che lo aveva invitato a passare le ferie  con lei in Liguria. Lucia era una bella donna anche se aveva quasi dieci anni piu' di lui, per un po' ebbero una storia, una cosa di poco conto per lui e lei con quel suo carattere non  certo facile non prolungo'  la cosa.Era una donna  sempre pronta a correggerlo, gli pareva di sentirla "Carlo non bere tante birre" Carlo tesoro quei pantaloni sono orrendi!" "Carlo  vai piano, ti prego frena " Tesoro non essere ridicolo non si dice così." Insomma un vero tormento, se poi ci si aggiunge una fastidiosissima "R" moscia Beh....Comunque lui  in quel momento della sua vita non aveva proprio voglia di complicazioni sentimentali in realta' non riusciva piu' ad innamorarsi aveva avuto delle relazioni, ma mancava  sempre quel qualcosa. Pensava che non avrebbe piu' amato, si perche' lui aveva davvero amato tanto, di un amore che strappa i capelli, di un amore che lacera il cuore quando finisce e in realta' quell'amore non era mai finito per lui. Lei era bellissima, si chiamava Hyromy, era giapponese, capelli neri lisci lunghissimi dove il sole risplendeva la pelle chiara, morbida piccole mani dalle dita sottili, gli sembrava di sentire ancora il suo profumo,muschio e more!!Si erano conosciuti all'universita' nel 79 durante una manifestazione una delle tante in quegl'anni in cui Torino era quasi sotto assedio.Anche se quasi nessuno lo sapeva Carlo aveva una laurea in scienze politiche, ma poi decise di fare il polizziotto,la molla scatto' quando uno dei suoi piu' cari amici , un comandante dell'arma, venne ucciso con altri quattro giovani carabinieri, crivellati di colpi dalle BR,accadde una mattina di primavera, mentre lui si recava all'universita', sull'autobus pieno di studenti chiassosi e ammassati, il tragitto che lo avrebbe portato in facolta' quel mattino pero' venne deviato, dalla polizia. C'era stata una sparatoria il muro delle carceri "Le Nuove" era crivellato di colpi, sul  selciato antistante il carcere segatura, ma si capiva anche da lontano che era intrisa di sangue!Il sangue del suo caro amico, seppe solo piu' tardi della sua tragica fine..Accese un'altra sigaretta e sprofondo' nella sua poltrona preferita, si immerse nel ricordo della sua bellissima Hyromy e della vacanza a Parigi,ricordo' gli affollati teatri del Boulevard du temple e le graziose stradine illuminate dai caratteristici lampioni di ghisa che illuminavano l'elegante  boluevard des Italien.L'intricato labirinto di antichi palazzi e il dedalo di strade tortuose della citta'  erano  gli stessi dei secoli precedenti.Durante quella vacanza la pioggia non li aveva quasi mai abbandonati,  ma loro non curanti si baciavano sotto gli ombrelli e lasciavano che gli piovesse fin dentro nell'anima. Tutto intorno a loro parlava un accento straniero, che pero' scivolava giu' dai loro capelli bagnati.Il loro  alberghetto si trovava in Rue de Richelieu, avevano una stanzetta  all'ultimo piano e quando pioveva c'era una luna sottile e la pioggia cadeva sui lampioni di ghisa, sui silenzi delle rue e sui loro pensieri.Il loro amore faceva fuoco e fiamme e forse proprio per questo brucio'  troppo in fretta. Rientrati a Torino, ripresero gli studi, Carlo un giorno rincasando incrocio' il suo coinquilino che gli consegno' una lettera... Profumava di muschio e more, c'era scritto"Non arriva piu' un battito a piovermi nell'anima, mi rimane solo piu' l'eco di un cuore che batteva forte.Mi rimane solo piu' il ricordo del mio sguardo che si posava su di te.Ti prego se puoi perdonami! Ricordi a Parigi pioveva e non ti ho detto mai quanto ci penso ancora.Addio Hyromy."  "Harwen"
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