
giovedì 30 giugno 2011
La citta' dei randagi...
Sotto un cielo plumbeo, pulsa la mia citta'.Una citta' di spettri e cani randagi dimenticati, che vagano senza meta ne sogni,ondeggiando come rami spinti dal vento...Ed'io sono qui spettatrice mio malgrado,in questo teatro della vita.Ne sorrisi,ne ricordi,nessuno di noi ha visto ne sentito nulla.Eravamo tutti altrove,a fingere di vivere,a mimare,a muoverci nel mondo come mimi con le facce inespressive...Ma poi appena un attimo e' bastato per svegliarci da un sonno torpido e assurdo,per ritrovarci in un incubo penoso e reale..Un mondo parallelo, noi tutti sotto una luna di marmo, a cercare disperatamente una via di fuga dalla citta' dei randagi,ma era troppo tardi, gli altri non vedevano, ne sentivano erano altrove, a mimare la vita con visi inespressivi..."Harwen" Silvia......
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Forse sono randagia anche io!
RispondiEliminaforse lo siamo tutti mia bella sicula ^_^
RispondiEliminadavvero suggestivo questo post!!! :) e l'immagine poi... che senso!! sembra veramente che escano dal pc! :P
RispondiElimina...siamo tutti spettatori, mentre la vita ci scorre accanto...non resta che fuggire, ma dove?
RispondiEliminascusa la mia piccola latitanza sono stata fuori a riposarmi un po...
buon sabato cara...
Anch'io tra i randagi..
RispondiEliminaUn post molto ...realistico..e l'immagine.. davvero impressionante..
A presto, Artemisia
Bella poesia come sempre! mimare la vita con visi inespressivi..questa è la frase che mi è piaciuta di più.. penso che molti lo facciano spesso..
RispondiEliminaBellissimi versi! Bravissima!
A presto..Sibilla