
mercoledì 29 gennaio 2014
Sulla strada del delirio.......
Sempre piu' spesso mi ritrovo ad osservare, ad ascoltare, ed a provare sulla mia pelle; quanto ormai nei nostri tempi, gli esseri umani siano colmi di paure, e vuoti di speranze.Mi capitava un tempo, di trovare in un nuovo giorno qualcosa di speciale, avevo la certezza che in quel giorno sarebbe accaduto qualcosa di bello,che so, un incontro un fatto positivo, una telefonata, poi magari non accadeva nulla di che, pero' il solo fatto di aver pensato a quello che poteva accadere di bello, rendeva bella una giornata comune, e di sola routine.Ora invece mi rendo conto, che non mi aspetto piu' nulla,mi rendo conto che la sola routine ormai non e' neanche piu' un peso, vivo di cose che si devono fare, senza piu' neanche chiedermi se cio' che faccio mi piaccia o meno!Cammino come un automa, percorro le stesse strade vado sempre nella stessa direzione, alla stessa ora, compiendo le stesse azioni, ripetendo le stesse cose tutti i giorni." Buon giorno, buona sera, come va ?Va tutto bene....."Si va tutto benissimo!!E ti ritrovi a sguazzare nella noia,che quando non impera, incombe.che quando non uccide ferisce...Potrei scrivere tutti i giorni, ma c'e' qualcosa che frena, le mie dita sulla tastiera,non so neanche piu' se valga la pena scrivere, non so neanche se mi faccia bene, come un tempo neanche troppo lontano ,mi faceva bene...Si vive in un continuo stato di frustrazione,senza piu' un obiettivo, persi per strade deliranti, senza entrate ,senza uscite.Siamo i sommersi, quelli che affogano nei loro drammi,coscienti e intrappolati in una ragnatela di solitudini, e ossessioni. "Harwen"
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Perdona Silvia la mia assenza: non ti nego che quanto da te scritto lo vivo anche io e spesso si scivola nel silenzio senza che te ne accorgi neppure..ma la vita è anche questa. Il mio abbraccio Maurizio
RispondiEliminaI tuoi quesiti sono anche i miei. Molto spesso mi chiedo è possibile che in questo mondo non esiste più la speranza e la voglia di umanità?
RispondiEliminaSaluti a presto.
Siamo come figli di un dio minore aggiungerei io con il tuo permesso. Vaghiamo in attesa che qualcuno lassu' dica: può bastare!
RispondiEliminaMa ho come l'impressione che prima di ciò noi bisogna che impariamo qualcosa, qualcosa che ci porterà a non essere più come siamo. Prigionieri di un corpo che nostro non è di una vita che non ci appartiene di un era sbagliata...ma in fondo le cose vanno cosi come bisogna che vadano. Ti abbraccio...
Legolas
Il percorso della vita non è semplice, e a volte momenti di sconforto, si fanno strada in noi, rendendoci complici di quella situazione generale che non dona più sprazzi di positività, ma cerchiamo sempre di avere quell'armonia necessaria dentro, per andare avanti con energia...E' piacevole leggerti, un saluto, silvia
RispondiEliminaGrazie di essere passata nei miei blog, con gradite osservazioni.
RispondiEliminaInizia una settimana super, un caro saluto, silvia
Grazie, speriamo sia davvero super,un caro saluto anche a te....
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